Controlla il tuo benessere intestinale con il disbiosi test
Lo sapevi che l’intestino è definito il secondo cervello del nostro corpo? Da esso dipendono alcune tra le funzionalità più importanti: il sistema immunitario (circa il 70% delle difese immunitarie infatti risiede proprio in questo organo), il processo digestivo e di assorbimento delle sostanze nutritive. Se il nostro benessere dipende in larga parte dalle condizioni di salute dell’intestino, è importante ascoltarlo e sapere come sta. Diarrea, gonfiore, meteorismo, stitichezza: sono solo alcune delle manifestazioni cliniche di un cattivo funzionamento dell’intestino. La fisiopatologia intestinale può essere indagata da una serie di analisi eseguite direttamente su feci, urina e saliva, evitando il prelievo ematico. E il Disbiosi Test è quello più indicato per evidenziare una eventuale alterazione della flora batterica intestinale.
Un test non invasivo che si esegue su un semplice campione di urine.
Il disbiosi test rivela la presenza nelle urine di due metaboliti del triptofano, Indicano e Scatolo, che permettono di verificare l’eventuale presenza di fenomeni fermentativi e/o putrefattivi a livello intestinale. Il test fornisce anche alcune importanti indicazioni sul tratto dell’intestino che soffre maggiormente di uno squilibrio della flora batterica: un elevato livello di Indicano urinario è indice di disbiosi intestinale a livello dell’intestino tenue, mentre alti livelli di Scatolo indicano una disbiosi intestinale a livello dell’intestino crasso. Se risultano alti entrambi i valori, allora vuol dire che il dismicrobismo riguarda sia l’intestino tenue che crasso.
Il disbiosi test è consigliato in caso di cattiva digestione con conseguenti alterazioni del transito intestinale (stitichezza o diarree frequenti, meteorismo, colon irritabile, irregolarità intestinale); gonfiore e tensione addominale, con dolore, flatulenza, indisposizione e malessere generale; alitosi e difficoltà digestive; aumentata suscettibilità alle infezioni dovuta ad una diminuzione delle difese immunitarie; aumentata probabilità di micosi nell’intestino (candidosi), di vaginiti e cistiti nella donna; disturbi di carattere generale come nervosismo, ansia, disturbi del sonno, stanchezza, astenia e cambiamenti dell’umore. Ma anche prima di iniziare un trattamento a base di fermenti lattici, per scegliere il probiotico e il prebiotico più adatto sulla base del risultato del test, e dopo un trattamento a base di fermenti lattici per valutare la buona riuscita del trattamento e per essere sicuri della normalizzazione dei valori di Indicano e Scatolo.