Lattice, il test da laboratorio ti dice se sei allergico

Un’allergia di cui forse non si parla molto, ma che ha comunque conseguenze fastidiose per chi ne soffre, è quella al lattice. Si tratta di una risposta anomala del sistema immunitario che si verifica quando un soggetto, allergico, entra in contatto o inala particelle di lattice. I principali sintomi cutanei sono l’orticaria, l’angioedema e la dermatite da contatto; la gravità di queste reazioni allergiche varia da soggetto a soggetto e in base all’esposizione all’allergene. Si possono, inoltre, presentare problemi respiratori come rinite, dispnea e asma, e/o fastidi oculari come la congiuntivite. Infine, nei casi più gravi, non si escludono l’anafilassi e lo shock anafilattico, perciò bisogna fare estremamente attenzione agli oggetti che potrebbero contenere lattice naturale (ciucci per bambini, guanti, cerotti, palloncini, profilattici, elastici, materassi, impermeabili).

Gli esami sierologici per la ricerca delle IgE Specifiche (Rast Test) permetteranno di escludere o confermare l’allergia, in modo tale da poter prendere gli accorgimenti necessari.

Il dosaggio di IgE specifiche va eseguito sempre nei pazienti in cui non siano effettuabili i test cutanei per uso di antistaminici o presenza di lesioni dermatologiche e, in quei pazienti in cui i test cutanei (prick test e patch test) sono considerati potenzialmente pericolosi per l’elevato rischio di shock anafilattico.

L’1% degli adulti e il 2% dei bambini è allergico al lattice, queste percentuali aumentano al 9-10% in determinati soggetti “a rischio”.

Nelle “categorie a rischio” rientrano i bambini affetti da spina bifida, a causa delle continue procedure ospedaliere a cui sono sottoposti; gli operai dell’industria della gomma, poiché sono costantemente a contatto con il lattice naturale; gli operatori sanitari, perché utilizzano giornalmente oggetti in lattice; i soggetti sottoposti a interventi chirurgici frequenti e i pazienti che soffrono di altri tipi di allergie.

In tutti questi casi diventa fondamentale eseguire il test per la misurazione della concentrazione di IgE nel sangue al fine di intraprendere un percorso terapeutico specifico.

Inoltre, i pazienti con allergia al lattice riferiscono spesso reazioni avverse (asma, orticaria, prurito orale, disturbi digestivi) ad alcuni alimenti di origine vegetale. Questo fenomeno è spiegato dal fatto che le proteine che compongono l’allergene del latex sono presenti anche in altre piante ed alimenti vegetali. La sindrome latex-fruit è, dunque, un’allergia agli alimenti causata dalla cross-reattività tra le proteine del lattice e alcuni vegetali tra cui banana, avocado, patata, pomodoro, castagne, kiwi.

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